Dati interessanti emergono dall’indagine annuale sui maggiori Gruppi nel settore delle telecomunicazioni realizzata dall’Area Studi Mediobanca, che analizza i dati dei primi sei mesi 2023 e del quinquennio 2018-2022 delle 32 maggiori telco internazionali. Il primo mercato europeo è quello tedesco con ricavi per 59,1 miliardi (+1,3% sul 2021), seguito da Francia (36,7 miliardi; +1,8%), Regno Unito (36 miliardi; +2,7%), e Spagna (30 miliardi; +0,6%). Il nostro Paese occupa la 5ª posizione con 26,9 miliardi in contrazione del 3,3% sul 2021 e del 13,8% nel quinquennio. Si tratta del più marcato ridimensionamento nel Vecchio Continente. Rivolge attenzione al tema Cor.Com – Il Corriere delle Telecomunicazioni con un articolo del direttore Mila Fiordalisi pubblicato lo scorso 16 novembre: Estendendo il confronto al 2010, in Italia il giro d’affari del settore è diminuito di circa 15 miliardi (- 3,7% medio annuo), con la rete mobile in maggior affanno (-5,1%) rispetto alla fissa (2,4%). “Tali dinamiche sono influenzate da numerose variabili. Tra queste, gli effetti regolamentari, con le tariffe di terminazione mobile in costante riduzione (passate in Italia da 0,76 centesimi nel 2020, a 0,67 nel 2021, 0,55 nel 2022 e 0,4 nel 2023) e le pressioni competitive che in Italia hanno causato la più marcata contrazione dei prezzi dei servizi telefonici (-17,6%) rispetto al -3,2% medio europeo nel quinquennio 2018-2022”.
Come sottolinea Mila Fiordalisi nel suo articolo, il mercato italiano delle telecomunicazioni è tra i più frammentati e competitivi del Vecchio Continente. A fine 2022 nel nostro Paese operavano 5 player infrastrutturati e 20 operatori virtuali nel comparto mobile, mentre sono numerosi i soggetti attivi nella rete fissa, con l’aggiunta di nuovi attori quali Iliad, Sky Italia, Virgin Fibra e, da ultimo, Enel Fibra. Sempre in Italia, l’unione tra Tiscali e le attività retail di Linkem (ora Tessellis) nell’agosto 2022 rappresenta un primo segnale di consolidamento del settore, anche se ancora non paragonabile a quanto osservabile a livello europeo. Per la cronaca, è l’americana Verizon la telco top nel mondo con 128,3 miliardi di ricavi, al secondo posto la cinese China Mobile con 127,4 miliardi e al terzo si piazza la tedesca Deutsche Telekom con 114,2 miliardi di cui i due terzi generati negli Usa dalla controllata T-Mobile.