Vodafone: cessioni in Spagna, investimenti in Italia

Vodafone ha ceduto il 100% di Vodafone Spagna a Zegona Communications. Operazione da 5 miliardi di euro che porterà risorse per investimenti in Europa fra cui, si prevede, anche l’Italia.

Vodafone ha ceduto il 100% di Vodafone Spagna a Zegona Communications. Si tratta di una operazione il cui controvalore è stimato complessivamente in 5 miliardi di euro, ovvero 3,9x dell’Ebitda after lease della società. Il closing è atteso nella prima metà del 2024. L’accordo, si legge in una nota, prevede anche che Vodafone fornisca una serie di servizi a Vodafone Spagna per un controvalore annuo di 110 milioni di euro. L’operazione porta nuove risorse a Vodafone per investimenti in diverse aree Europee, fra cui, si prevede, anche l’Italia. Dedicano attenzione alla notizia i principali organi di stampa, fra cui La Repubblica con un articolo a firma di Sara Bennewitz pubblicato lo scorso 1 novembre: Vodafone dice addio alla Spagna con un assegno da 5 miliardi in tasca, e cede le sue attività a Zegona Communications, società di telefonia quotata in Inghilterra, fondato nel 2015 dagli ex vertici di Virgin Media Eamon O’Hare e Robert Samuelson. «Questa vendita è un passaggio chiave per dare una giusta dimensione al nostro portafoglio e ci permetterà di focalizzare le nostre risorse in mercati sostenibili e dove abbiamo una dimensione locale soddisfacente – spiega Margherita Della Valle, ceo di Vodafone – il mercato spagnolo era diventato sfidante, con ritorni strutturalmente bassi, la mia priorità è creare valore e migliorare i ritorni». (…) Ora gli investitori si chiedono come Vodafone pensa di risolvere la questione in Italia, dove ha un forte posizionamento, ma soffre per l’agguerrita concorrenza del settore. Di certo è che con l’assegno in tasca, e dopo aver chiuso le perdite di Madrid, la partita italiana può essere rigiocata, sia negoziando su una base di forza una nuova alleanza con Iliad, sia riprendendo le fila di alcuni investimenti studiati in passato, come ad esempio quello in Fastweb.

Sul fronte Tlc in Spagna rimane invece sostanzialmente invariata la compagine azionaria di Telefónica: secondo il quotidiano El Economista, infatti, il gruppo Saudi Telecom Company (Stc) avrebbe informato ufficiosamente il governo spagnolo della sua intenzione di mantenere l’attuale partecipazione del 4,9% e di rinunciare ad aumentarla al 9,9%. La decisione del gruppo saudita ha suscitato attenzione da parte del Governo Spagnolo e di molti tavoli istituzionali, in quanto relativa all’azienda “più strategica del Paese”. Fonti governative hanno rifiutato di commentare l’indiscrezione, motivando che Telefónica è una società quotata in borsa, per cui qualsiasi tipo di valutazione “sarebbe estremamente sensibile sui mercati”.