Banda ultralarga con il PNRR: firmati i primi contratti

Sono stati firmati alla presenza del Ministro Colao i primi contratti per i lavori di rete, appaltati a InWit, OpenFiber e Tim, relativi ai piani “Italia 1 giga” e “Italia 5G”.

Possa alla fase attuativa il Piano per portare Internet veloce in 7 milioni di civici e potenziare il 5G in oltre 11mila siti radiomobili. Sono stati firmati il 29 luglio alla presenza del ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, i contratti per l’avvio dei lavori relativi ai bandi “Italia 1 giga” e “Italia 5G”. Hanno firmato l’ad di Infratel Italia, Marco Bellezza e i rappresentanti delle aziende aggiudicatarie Inwit, Open Fiber e Tim. Dedica attenzione al tema Cor.Com, – Il Corriere delle Comunicazioni, con un articolo pubblicato nella giornata stessa della firma: Ai lavori relativi al bando“Italia a 1 Giga” sono stati destinati 3,4 miliardi di euro, per le reti mobili 5Gsono stati destinati, con due bandi a incentivo distinti, 725 milioni di euro per il potenziamento delle reti mobili esistenti e 346 milioni di euro per le nuove stazioni radiomobili. Le procedure sono gestite da Infratel Italia sulla base della convenzione stipulata con il Dipartimento per la trasformazione digitale e Invitalia. Per il bando “Italia a 1 Giga”, i civici interessati sono distribuiti in 15 aree geografiche in tutta Italia, di cui 8 assegnate a Open fiber e 7 al raggruppamento guidato da Tim con FiberCop. I fondi pubblici coprono fino al 70% degli investimenti. Le iniziative dedicate al 5G sono suddivise in due bandi “a incentivo” distinti, entrambi con finanziamento pubblico fino al 90% del costo complessivo delle opere. Il primo bando, assegnato a Tim, prevede investimenti per la realizzazione di rilegamenti in fibra ottica di siti radiomobili esistenti. Il secondo bando, assegnato al raggruppamento temporaneo di imprese composto da Inwit, Vodafone e Tim, è dedicato alla densificazione delle reti 5G, finanziando la realizzazione di nuove stazioni radio base con velocità di trasmissione di almeno 150 Mbit/s in downlink e 30 Mbit/s in uplink.

Come si ricorda nell’articolo, la strategia punta a connettere in quattro anni tutta l’Italia con reti ad altissima velocità fisse e mobili, incluse le scuole e le strutture sanitarie che potranno quindi garantire servizi ad altissime prestazioni. Gli interventi contribuiranno significativamente all’eliminazione del digital divide con impatti estremamente positivi sulla vita di tutti i cittadini in termini di opportunità, uguaglianza ed inclusione sociale. Sempre nell’articolo si sottolinea come in 13 mesi il Governo Draghi ha approvato la strategia, ottenuto le autorizzazioni europee e assegnato tutti i bandi previsti dal PNRR, anticipando gli obiettivi europei, per un totale di oltre 5,5 miliardi di euro di risorse pubbliche, portando allo Stato un risparmio di circa 1,2 miliardi e attraendo investimenti privati per oltre 2,2 miliardi di euro.

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