Da FS un piano da 28 miliardi per alta velocità e logistica

All’interno del Recovery Plan spicca un progetto per modernizzare la rete ferroviaria e le strade entro il 2027. I lavori previsti rispettivamente con Rfi e Anas.

Un piano da 28 miliardi di euro focalizzato sui temi dell’alta velocità e della logistica. È quello previsto dal Gruppo FS Italiane per aggiornare e migliorare molteplici infrastrutture. Per realizzare il piano si prevedono investimenti di 28,3 miliardi di euro. Il Gruppo FS ha creato una task force che avrà il compito di velocizzare la start up del mega progetto, seguendo un apposito cronoprogramma. Le opere dovranno essere consegnate entro il 2027. All’argomento dedica uno specifico articolo il quotidiano La Repubblica, a firma Lucio Cillis, pubblicato il 26 gennaio: Si tratta in gran parte di lavori infrastrutturali, dalle strade alle ferrovie, ma anche interventi di digitalizzazione e upgrade dei sistemi attualmente utilizzati per monitorare traffico, treni e strade, che saranno seguiti da una squadra di manager di primissima linea coordinati dal numero uno di FS Gianfranco Battisti.

L’impegno, affidato a Rete Ferroviaria Italiana per i treni e ad Anas, per la parte stradale è diviso in due componenti e ha l’obiettivo di realizzare un sistema infrastrutturale di mobilità moderno, digitalizzato e sostenibile dal punto di vista ambientale. Nell’articolo di Cilli si legge: Complessivamente in gioco ci sono 31,98 miliardi, 26,7 dei quali destinati a «opere ferroviarie per la mobilità e la connessione veloce del Paese». Si tratta di 11,2 miliardi già stanziati per cantieri aperti e 15,5 per nuovi progetti. Un altro miliardo e 600 milioni andranno alla voce “messa in sicurezza e monitoraggio digitale di strade, viadotti e ponti” e 3,68 miliardi al piano per “intermodalità e logistica integrata”. La prima parte, dedicata a “Alta velocità di rete e manutenzione stradale 4.0”, si focalizza sulle grandi linee di comunicazione del Paese: in primo luogo quelle ferroviarie che saranno migliorate grazie all’installazione del sistema European Rail Traffic Management System (Ertms) sull’intera rete nazionale. Inoltre, sono previsti alcuni investimenti per la messa in sicurezza e il monitoraggio di viadotti e ponti stradali nelle aree del territorio che presentano maggiori criticità. La seconda componente, o “Intermodalità e logistica integrata”, prevede un programma nazionale di investimenti per il sistema portuale «competitivo e sostenibile dal punto di vista ambientale per sviluppare i traffici collegati alle grandi linee di comunicazione europee». Tra le opere individuate ci sono nodi strategici per il nostro Paese: nel Settentrione c’è il Quadrante Nord Est con il tunnel base del Brennero e tratte di accesso al valico. Nell’area verrà completato il corridoio Scandinavia-Mediterraneo.

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