Enel ha chiuso l’esercizio di bilancio 2021 con ricavi a 88,3 miliardi di euro, in aumento di 22,3 miliardi di euro (+33,8%) rispetto ai 66 miliardi del 2020.La variazione è prevalentemente riconducibile all’aumento dei ricavi da Infrastrutture e Reti per effetto delle maggiori quantità trasportate, conseguenti all’incremento della domanda di energia elettrica. Partecipano a generare risultati così importanti anche altri fattori, come sottolinea un articolo pubblicato lo scorso 3 gennaio su Il Sole 24 Ore: … all’aumento dei ricavi di Enel Green Power, ai maggiori ricavi dei mercati Finali, dovuti all’incremento della vendita di energia elettrica in Italia e in America Latina, all’aumento dei ricavi di Enel X, ai maggiori ricavi da Generazione Termoelettrica e Trading. L’incremento dei ricavi include inoltre il provento realizzato dalla cessione della partecipazione detenuta in Open Fiber. Tale aumento dei ricavi ha più che compensato l’effetto cambi negativo, prevalentemente in America Latina. L’Ebitda ordinario ammonta a 19,2 miliardi, in aumento di 1,2 miliardi (+6,7%) rispetto ai 18 miliardi del 2020. L’indebitamento finanziario netto a fine 2021 è pari a 52 miliardi rispetto 45,4 miliardi rilevati nel 2020 (+14,5%) per gli investimenti, il pagamento dei dividendi e all’acquisto di un’ulteriore quota di partecipazione nel capitale di Enel Americas.
A fronte delle variazioni positive sottolineate nell’articolo, si registrano effetti negativi derivanti dall’andamento dei tassi di cambio, prevalentemente in America Latina. Da ricordare inoltre come l’Ebitda, include gli effetti delle componenti non ordinarie relative agli oneri derivanti dai piani di ristrutturazione aziendali avviati dal Gruppo nell’ambito del processo di transizione energetica e digitalizzazione, all’adeguamento di valore di magazzini e parti di ricambio relativi ad alcuni impianti a carbone in Italia, Spagna e Cile, nonché ai costi sostenuti per effetto della pandemia da Covid-19, I dipendenti a fine 2021 sono 66.279 (66.717 a fine 2020).