Per l’anno 2021 i ricavi totali per Snam sono stati pari a 2,986 miliardi, aumentano perciò di 276 milioni di euro (+10,2%) per effetto dei maggiori ricavi regolati e dei maggiori ricavi dei nuovi business con riferimento, in particolare, all’efficienza energetica. Specificatamente per quanto riguarda la guerra in Ucraina il Gruppo ha precisato che “in merito alla gestione operativa delle attività ricorrenti e alla realizzazione del programma investimenti 2022, non si registrano al momento criticità riconducibili agli eventi bellici in corso”. Dello scenario del Gruppo parla il Corriere della Sera dello scorso 16 Marzo con un articolo a firma di Giuliana Ferraino: Dopo aver registrato nel 2021 conti migliori delle stime, con 1,2 miliardi di utile (+4,6%) e ricavi in crescita del 10% a 2,98 miliardi (esclusi i costi energetici), ora Snam guarda alla Spagna per superare l’emergenza energetica provocata dall’invasione dell’Ucraina. Per contribuire a ridurre la dipendenza dell’Italia dal gas russo, che oggi rappresenta circa il 43% del totale, il ceo Marco Alverà ha riportato d’attualità il Midcat, il progetto di un gasdotto attraverso i Pirenei per far arrivare il gas dalla Spagna al resto d’Europa, passando dalla Francia. Lanciato nel 2013 come progetto dell’Unione europea per poter utilizzare la grande capacità di rigassificazione della penisola iberica (ha 9 rigassificatori), il progetto è stato accantonato nel 2019. Bisogna rimuovere i colli di bottiglia in Europa e uno di questi è il Midcat, ha affermato il top manager, anticipando che «in assenza di progressi su questo fronte, stiamo anche conducendo uno studio di prefattibilità per un nuovo gasdotto offshore tra Spagna e Italia». Si tratta di un gasdotto sottomarino che collegherebbe direttamente il nostro Paese alla Spagna. Nel breve termine, però, Snam ha già pronta una soluzione temporanea per ridurre l’import dalla Russia. «Organizzeremo una pipeline virtuale con un sistema di navi per trasportare Lng dalla Spagna all’impianto di Panigaglia», in provincia di La Spezia, dove c’è uno dei tre rigassificatori italiani.
Sempre nell’articolo si ricorda come l’AD di Snam, Marco Alverà, ha dichiarato che le scorte in Italia e nella Ue sono «sufficienti per le necessità dell’inverno». Ha inoltre segnalato un’accelerazione degli investimenti sulla diversificazione delle fonti energetiche, per garantire sicurezza degli approvvigionamenti di gas, come deciso dalla Ue. Nel 2021 gli investimenti sono cresciuti del 6,8 a 1,3 miliardi.